LE LIBRERIE
Tutte le librerie de La Valle dei Libri
sono verticali, monotematiche
Ce n’è una per la letteratura e una per gialli, una per l’arte e una per tutto quanto fa spettacolo; una per i fumetti e una per le camminate e i pellegrinaggi.
Poi ne verranno una per lo sport e una per i ragazzi; una per il fai-da-te e la manualistica e una per le scienze sociali; una per religione e filosofia e una per l’ecologia e la scienza della terra; una per
il giornalismo e la comunicazione e una per la storia; una per scienza, tecnologia e medicina e una per i viaggi; una per la cucina e una per i libri proibiti (sia per motivi religiosi e politici, sia per
il loro contenuto sfacciatamente erotico: si chiamerà L’armadietto dei veleni e sarà
la seconda libreria nel borgo del castello di Rivalta Trebbia).
Ognuna delle librerie ospiterà anche
almeno un’opera di artisti contemporanei
I primi hanno inventato i LibriBianchi: trasformano in sculture libri lavorati con acqua, colla, gesso; vi aggiungono, a seconda del soggetto, filo spinato, vetro, sassi o legno; e alla fine le dipingono con vernice bianca. Il secondo è celebre e celebrato per i “Poetari”, assemblaggi di vecchi caratteri tipografici in legno. La ragione di questa scelta è spingere i visitatori della Valle dei Libri ad addentrarsi nel territorio, a esplorarlo, a viverlo.
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